mercoledì 27 maggio 2009

Hard sun....wind of change

Turbolenze d'aria sul viso.

E' una sera mite, il caldo asfissiante del pomeriggio

ha lasciato il posto ad una fresca e pungente umidità.

L'automobile imbocca la galleria,le luci giallo cromato si rincorrono
in successione.


In pochi mq2 4 persone si trovano a dividere il proprio spazio vitale.

Non sarebbe stato così facile, a pensarci bene.

E nonostante le catene,
mi "sento"

LIBERA

lunedì 25 maggio 2009

Qualcun altro

Sarah aveva pranzato da sola. Lungo il tragitto che la portava a casa l'mp3 suonava un pezzo dei Cure: "Come sei prevedibile!!!!Adesso te ne starai per il resto della giornata a fantasticare", aveva sentenziato una vocina dall'interno.
A Sarah non interessava ciò che potevano pensare gli altri.
L'importante era che riuscisse a trovare almeno un momento nell'arco della sua giornata per riuscire ad evadere un po'.
A volte, la sera, non vedeva l'ora di coricarsi. Non perchè fosse stanca, ma perchè quell'insieme di piume, molle, cotone, era il "talamo" nel quale consumare: sogni, speranze, desideri, ansie, paure, frustrazioni.
Non le serviva NIENT'ALTRO.

QUALCUN ALTRO

domenica 24 maggio 2009

Di Me

Intersezioni di vite
e sotto le
unghie
brandelli di

pelle.
Voglio perdere coscienza
di me
Voglio farne pezzi
di me
E poi
su di te
ancora una volta

Blood


La punta di una freccia
d'argento
sacrifica la densa e corposa
massa cardiaca.
Effluvi di sangue
adamantino
inondano
il suolo
sotto i miei piedi.

Ed è come
morire.

giovedì 21 maggio 2009

Obnubilante


Davanti a me un foglio e una penna "rossa"
Sotto un libro "blu" che non voglio aprire, ci sta camminando
Sopra uno di quei piccoli ragnetti "rossi".
Lo schiaccio.
Devo scrivere qualcosa di carino, d'effetto, che faccia una bella impressione.
Tanti pensieri si mettono
Dietro
in lista, sperando di essere "pensati" prima o poi
poi
poi però chissà com'è
alla cassa pagano sempre gli stessi
Ma ho già dimenticato
a cosa stavo pensando......????

mercoledì 13 maggio 2009

A singolar tenzone

Nella folla
schiaccia
ta, sommersa
manca quasi il respiro.
Allegra e festosa
concitazione
ma loro sono
dentro.
Avvolgono con le loro
ali lanugginose
lambiscono i confini non lasciano scappare.
volti che si impongono
pensieri che compiono abusi,
invisibili mani
che si arrogano il
diritto
di strappare sensazioni.
Non è la verità!
Tu sei stata
benevola.
Non abusi,
copiose elargizioni.
Piangi ora lacrime
vivi!
Lascia che ti invada
ancora una volta
ancora
e
ancora.

Tum-ta Tum-ta Tum-ta

Il cuore va un po' veloce, va di fretta.
Non riusciva a togliersi da davanti agli occhi le immagini della sera prima.
Lo sguardo basso per non incontrare il Suo, le mani in tasca, il piede appoggiato alla saracinesca.
In atteggiamento di difesa.
Quanti piccoli sacchetti di sabbia, disposti con pazienza, come per farne una trincea.
Prepararsi al duello.
Avrebbe voluto starsene in silenzio, respirare forte il profumo delle acacie in fiore, dei gelsomini.
Quell'aria frizzante che riempie le serate, quando inizia a stiepidire un po' e si può rimanere senza cappotto tutta la notte.
Avrebbe voluto respirare forte ma nelle narici c'era solo il Suo odore.
Era a pochi centimetri, fisicamente a pochi centimetri, eppure Lei non riusciva ad afferrarlo.
Sfuggente.
Gente nervosa in attesa del lieto fine e invece...davanti un altro bivio.
Possibilità.
Necessità di una scelta.
Razionale?
Passionale?
Visionaria?
La razionale disfatta della visionaria passione