mercoledì 29 giugno 2011

lasciarsi un giorno a Roma





Non ho visto nessuno
andare incontro a un calcio in faccia
con la tua calma, indifferenza
sembra quasi che ti piaccia

camminare nella pioggia
ti fa sentire più importante
perché stare male è più nobile per te

ricordati che c'è
differenza tra l'amore e il pianto
fatti un regalo almeno ogni tanto e poi se puoi

fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
cerca un modo per difenderti
una ragione per pensare a te

la vita può cambiare in un momento
mi fa paura e anche se
il pavimento del paradiso sei per me…

fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
c'è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…

e qual è il grado di dolore
che riesci a sopportare
prima di fermare l'esecuzione
e chiedere soccorso a me
che non ti do
un motivo ancora per restare
nella storia di una storia che non c'è.

fai finta che è normale
non riuscire a stare più con me
cerca un modo per difenderti una ragione per pensare a te

Dolceamaro

Nell'età dei dolci frutti estivi rimane l'amaro in bocca,
sensazione che non scompare e che non può essere coperta e mascherata da altri sapori.
Corri il rischio e metti in conto l'imprevedibilità.
Mi dispiace, non era previsto.
Non doveva andare così.
Rimane una carezza,
appoggiata al suolo.

martedì 21 giugno 2011

Onestamente

Quanti potrebbero dire di essere stati onesti fino in fondo??
Mi fa rabbia e sono incazzata quando manca la coerenza,
quando le parole non coincidono con i fatti.
Sembra che la poesia sia proprio questo,
io nel frattempo mi sposo, di un cinico sarcasmo

domenica 19 giugno 2011

La tempesta perfetta

I minuti successivi ad un temporale ti esortano a riflettere: come può mutare tutto così velocemente? Un minuto prima sei seduto sulla tua sedia, tranquillo e beato e il minuto dopo, in preda ad una furia inspiegabile, puoi ritrovarti a cercare pezzi di te tra le briciole di un pacco di biscotti, sparpagliati in terra.
Da contro, la noia di giorni che si susseguono tutti uguali, in cui ti spendi cercando di migliorare qualcosa. Ogni volta qualcosa di diverso...
Una lotta in cui ti ergi ad arbitro, il più possibile imparziale, tra la brama del sogno e la necessità di concretezza, di asfalto su cui far correre la tua "due gambe".
Hai sorriso senza mostrare le lacrime, lasciate ad asciugare nello stomaco dove tutto si muove freneticamente e l'acido corrode ogni cosa. Corrode il ferro dei chiodi che tengono insieme i tuoi piccoli pezzi di albero. Corrode la cera versata sui sigilli delle tue lettere.
Chiudo le palpebre e cerco di sognare.

giovedì 2 giugno 2011

Cuscini a sinistra

Sistemare,
rassettare,
riordinare,
raccogliere,
incollare,
comprimere tutto.
Ho la valigia aperta
sul mio letto,
nella parte sinistra.
Il cuscino di piume ha lasciato
il suo morbido posto:
nessuna forma
nessuna impronta di cranio.
Si.
Ho fatto l'amore.