mercoledì 8 luglio 2009

In my arms

Sento una fitta alla bocca dello stomaco....in collegamento con il mio cervello. Se non fosse per questo non mi accorgerei della consistenza dei miei pensieri, della loro pesantezza, della leggerezza. Il dolore descrive una linea curva e poi stringe trafiggendomi...è come se fosse un piccolo e subdolo punto interrogativo, sistemato come un amo in attesa del pesce di fondale. Qui però ci sono solo coralli, variopinti e rigogliosi che si aggrappano alla barriera.
Io ho sentito il battito del tuo cuore risuonare come una cassa armonica e, nel buio, ho sentito il tuo respiro accarezzare il mio viso.
Io sono solo un corallo, sembianze di roccia eppure materia vivente,pulsante ,se mi strappi via muoio....
solo un corallo.

2 commenti:

Stefano ha detto...

...ricordati che stai mettendo le ali e che ancora non sono pronte: quando saranno pronte la tua sembianza di corallo (bellissimo ma duro e immobile per difenderti) si evolverà nella vita piena e pura, e spiccherai il volo...noi saremo li, a vederti attraversare il cielo...non avere fretta, chi vuole veramente vederti aspetterà i tuoi tempi!!!

Anonimo ha detto...

..Le ali ce le hai sempre avute.La differenza è nel volo e nell altezze raggiunte..tutte degne di essere assaporate.Diffida di chi dice,non sapendo di te davvero ,che ORA le stai mettendo.la tua Vita aspetta solo di essere mangiata...riempiti il palato d amarezze,come me sai che sono quelle che sono ingoiate piu spessoe volentieri,ma anche una granella d zucchero può bastare a addolcirci il palato e illuminarci la giornata.Per rimanere fedele alla metafora,non si impara a volare,lo si fa e basta..perche non ci si prepara a vivere.Lasciati attraversare...sempre decisa e volitiva,pur sempre mantenendo una duttilita di fondo..
Tvb...Mary