Punto. Non a capo,
il biscotto si scioglie nel latte,
versato
lo condensa.
Sogno la mia altalena,
tra il melo e il pero,
con trecce di bambina faccio corde.
Risalire la china.
Netto la pelle
fino a farla sanguinare,
ruvida.
Indosso gli occhi
smonto le gambe,
inchiodata qui.
Sempre più
corro
corro
nei miei sogni...
Nessun commento:
Posta un commento