Pesanti inferriate, come ad ingabbiare uno stormo di rondini, in perenne migrazione. Amica mia ricordi quando potevamo correre in mezzo al grano e ai papaveri rossi nei pomeriggi di Maggio? Batte più lentamente il mio cuore, pesante, si sta uccidendo. Ogni sussulto è sempre più difficile. Il riverbero del cielo così azzurro mi acceca. Nutrirsi di tutto questo per rafforzare lo spirito quando il corpo sorregge un pesante scheletro. Ho fame, tanta fame devo accettare di poter essere nutrita. lascerò che la tua mano si avvicini, che si porti alla mia bocca, che riscaldi il mio viso e le mie mani così fredde ora...........
Conti ferito le cose che non sono andate come volevi temendo sempre e solo di apparire peggiore di ciò che sai realmente di essere. Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato e quante le parole che non hai pronunciato per non rischiare di deludere. La casa, l'intera giornata, il viaggio che hai fatto per sentirti più sicuro più vicino a te stesso, ma non basta, non basta mai.
Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'.
Torni a sentire gli spigoli di quel coraggio mancato che rendono in un attimo il tuo sguardo più basso e i tuoi pensieri invisibili torni a contare i giorni che sapevi non ti sanno aspettare hai chiuso troppe porte per poterle riaprire devi abbracciare ciò che non hai più La casa, i vestiti, la festa ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso per volerti meno male, ma non basta, non basta mai
Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'.
E non vuoi nessun errore però vuoi vivere perché chi non vive lascia il segno del più grande errore.
Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'. Che chiudo un po'. Che chiudi...
Guarda: quell'insetto che vola senza peso sopra quel fiore. Annusa: il profumo dei suoi petali. Senti: il calore proveniente dal sole e lasciatene avvolgere Ammettilo: un fiore senza uno stelo su cui appoggiarsi non sboccia, non sopravvive.